anno: 1987-1993
località: Trento
L’intervento si sviluppa attraverso due modalità: da una parte i volumi interrati, fino ad una quota di -10,25 m, atti ad ospitare le diverse fasi di produzione dello spumante e la maturazione delle bottiglie, dall’altra il corpo fuori terra, con funzioni essenzialmente di accoglienza e rappresentanza. L’impostazione generale è stata, forzosamente, quella di un generale rifiuto del contesto circostante, che si situa all’interno di una zona artigianale profondamente compromessa dalla presenza delle attività produttive. In questo senso, l’edificio si ripiega su se stesso, aprendosi solo sulla corte interna che illumina e disarticola gli spazi di rappresentanza, creando l’illusione di decontestualizzazione. In occasione di questo intervento, con l’adozione del rivestimento in ceramica, si definisce quella che sarà una cifra stilistica dell’azienda, ossia l’uso di elementi modulari di colore rigorosamente bianco, cifra che sarà diversamente interpretata, negli anni, nei diversi elementi del compendio. Unico elemento di rottura rispetto al rigore geometrico della composizione, sono gli elementi verticali vetrati, che si proiettano anche sul piano orizzontale e che, oltre ad assolvere alla funzione di scale di emergenza, al contempo forniscono illuminazione agli ambienti interni. (per il restyling degli interni 2012 cliccare qui; per gli espositori altemasi 2012 cliccare qui)