anno: 2008-2012
località: Mori (TN)
La selezione del sito consente di mantenersi radicati alle zone di produzione, e di 'sfruttare' il dislivello naturale per la realizzazione di una cantina ‘ipogea’. Questo garantisce di centrare tre fondamentali obiettivi: il rispetto per l'ambiente ed il paesaggio, l'ottimizzazione delle problematiche energetiche e l'attuazione del ciclo produttivo secondo i migliori criteri enologici. Il ciclo produttivo avviene “per caduta”: il conferimento delle uve avviene nella parte alta del lotto e tutte le successive fasi di lavorazione, si sviluppano a cascata. Una grande piazza, interrata ma a cielo aperto, consente di disarticolare tutte le funzioni che prevedono la costante presenza umana; l'unico volume fuori terra, è quello destinato agli uffici ed all'alloggio del custode. Il taglio del crinale in corrispondenza del punto vendita, la continuità delle superfici vetrate, nel rispetto dell'ambiente agricolo, vengono a comporre il segno dell'architettura, che è sempre presente, senza mai prevaricare l'aspetto naturale. La natura stessa diviene architettura, attraverso il reimpianto del vigneto su grande parte della copertura della cantina interrata, e l'utilizzo del 'tetto giardino' per il volume degli uffici. Oltre ai naturali benefici energetici derivanti dall'interramento, trova particolare attenzione anche la ricerca di fonti energetiche rinnovabili, fotovoltaiche e geotermiche. cantina di mori