anno: 2006 -
località: Nogaredo (TN)
L'intervento consiste nella sostituzione, per lotti successivi di intervento, dei volumi produttivi esistenti, ormai obsoleti dal punto di vista produttivo ed architettonico. La realizzazione di ampie volumetrie interrate consente, oltre al corretto espletamento delle attività di cantina propriamente dette, la riduzione dell’impatto ambientale, come esemplificato nelle viste dall’A22 qui riportate. Il complesso si articola principalmente in una sommatoria di volumi distinti in mutua dialettica. Il corpo produttivo, caratterizzato da una geometria di massimo rigore, è contraddistinto dall’adozione dei rivestimenti metallici in parete ventilata e dalle strutture in legno lamellare (che richiamano la linea del logotipo aziendale); per contro la palazzina direzionale e la sala convegni, avvolte in un’unica spirale che si manifesta tanto in pianta quanto in alzato, “rompono” la linearità dei manufatti retrostanti, cui contrappongono anche un diverso linguaggio compositivo e l’adozione di materiali alternativi, quali il beton brut listellato. Ultimo elemento di dialogo, i modesti volumi tecnologici che “schizzano” fuori dal corpo principale, si caratterizzano per l’adozione del rivestimento in pietra naturale. Tutte le coperture piane sono previste con la modalità del ‘tetto giardino’.